martedì 28 giugno 2011

un rosa per voi


 
Per gli antichi Egizi la Rosa era il simbolo della "Conoscenza Segreta", questa era consacrata alla dea Iside. In Mesopotamia la Rosa fu sacra alla dea Ishtar, in Grecia ad Afrodite, nell'antica Roma a Venere. Sempre comunque un simbolo molto forte della bellezza, della grazia e della freschezza divina femminile.
La Rosa è stata poeticamente apprezzata in ogni epoca ed ha rivestito un ruolo espressivo di carattere mistico-religioso. E' simbolo dello stato Trascendentale che l’uomo raggiungerà, quando, avendo purificato il proprio sangue da ogni "egoistico" desiderio, diverrà puro e immacolato come questo fiore. 
Nell’ultimo canto della "Divina Commedia" compare il simbolismo della Rosa, che è divenuto nello specifico la "Rosa Mistica".
Guidato da Beatrice, Dante raggiunge l’Empireo, il Cielo Supremo di Luce, qui Ella gli dice:
" Al di sopra del Mare Circolare di Luce, appare il Paradiso, 
dal greco Paradeiros, ovvero Giardino, 
che prende forma di una grandiosa, candida Rosa.
In forma dunque di candida Rosa mi si mostrava la Milizia Santa, 
che nel suo sangue, Cristo fece sposa. " (Paradiso XXXI 1,24)

Secondo Dante, la Rosa Celeste è l’essere umano integrato, come futura visione della "Perfettibilità" umana. Romano Guardini, noto dantista contemporaneo, nel suo "Studi su Dante" del 1986, afferma:
"La Rosa contiene l’esistenza degli uomini, con le loro personalità ed azioni, entrata nella sua forma eterna. Essa è la creazione accolta in Dio e che si realizza pienamente, nella comunione con Dio".

Vi dedico questa mia piccola rosellina color arancio. Se unisco la simbologia sacra della rosa con il colore arancio, simbolo di amore e felicità, saggezza e forza spirituale, ecco che il fiorire di questa rosellina nel mio piccolo vaso, è un chiaro invito a guardare il divino che è in me. 
Ve la dedico con l'augurio di guardare anche voi il divino che è in voi.

sabato 25 giugno 2011

Che cosa è la Biodanza?

La Biodanza è un sistema di integrazione umana e di sviluppo delle potenzialità innate, basato su esperienze indotte dalla danza, dal canto, dal movimento e dalle situazioni di incontro in gruppo. Si compone di un insieme di esercizi e di musiche organizzate secondo un modello teorico destinato a migliorare la comunicazione, stimolare la creatività e ad elevare lo stato di salute.
 
Il modello teorico della Biodanza si adegua a tutte le età e può essere applicato a bambini, adolescenti, adulti e anziani. La Biodanza è danza di movimento, movimento pieno di emozione, è il danzare la vita.
È un sistema di rinnovamento organico poiché stimolando sia il Sistema Nervoso Autonomo Simpatico che il Sistema Nervoso Autonomo Parasimpatico permette una sana autoregolazione da parte del corpo che meglio potrà rispondere agli stimoli esterni che creano stress.
È un sistema di rieducazione affettiva poiché ha esercizi specifici che vanno a stimolare l’affettività nell’essere umano, il piacere di essere con gli altri e per gli altri.
È un sistema di riapprendimento delle funzioni originarie della vita, quali la capacità di ascolto dei propri istinti, di recupero del proprio “bambino interiore”.

In termini più semplici la Biodanza è incontro della scienza con la danza.
Non è una cura alternativa, ma la continuità della scienza accademica dell’uomo.


La metodologia

La Biodanza utilizza la struttura musica-movimento-vivencia in perfetta concordanza semantica.

All’inizio di ogni incontro viene attivato un momento di condivisione, seguito da una proposta di esercizi individuali, di coppia e di gruppo, guidati dalla musica e dalle consegne del conduttore.
La prima parte della sessione è caratterizzata da musiche ed esercizi che vanno a stimolare il Sistema Simpatico, partendo sempre da una Ronda (un girotondo) che ci permette di stare insieme, guardarci, sentirci uniti, senza gerarchie e senza giudizio. Seguono esercizi naturali per l’essere umano come quelli basati sul camminare da soli, il camminare a due e il danzare.
La seconda parte della sessione è invece caratterizzata dal rallentare: le musiche ed i movimenti sono studiati per stimolare il Sistema Parasimpatico. Ma prima vengono eseguiti esercizi chiamati di “armonizzazione” che ci permettono di passare gradualmente da uno stato di intensa attività Simpatica, con aumento del battito cardiaco e del respiro, ad uno stato di rilassamento dove è il Parasimpatico ad agire sul corpo.
La sessione termina con una o due ronde che riattivano il sistema Simpatico, ma senza fargli raggiungere il picco alto della prima fase della sessione.

Per la Biodanza, le potenzialità individuali sono raggruppate in cinque aree:
Vitalità: salute, impeto vitale, allegria, resistenza allo sforzo.
Sessualità: capacità di percepire il proprio corpo come fonte di piacere.
Creatività: espressione della fantasia, innovazione, costruzione.
Affettività: saper dare e ricevere amore, senso di amicizia e di altruismo.
Trascendenza: legame con la natura, sentimento di appartenenza al cosmo.
Le persone sviluppano nel corso della loro vita tutte queste funzioni fondamentali, molte, però, ne rinforzano alcune a spese di altre. La Biodanza agisce stimolando le funzioni poco sviluppate per poi integrarle e armonizzarle tra loro.
Per far ciò la Biodanza non viene svolta individualmente. La presenza del gruppo dei compagni e dell’insegnante permette di sentirsi protetto ed è condizione fondamentale per la comunicazione e l’interscambio.

La Vivencia

Lo sviluppo delle nostre potenzialità innate avviene in Biodanza attraverso la "vivencia".
Questo termine spagnolo significa istante vissuto intensamente "qui e ora". La vivencia si riferisce ad uno stato psicofisico di pienezza ed integrazione del soggetto con se stesso, con gli altri e con l'ambiente che lo circonda proprio nel momento che sta vivendo. È essere pienamente nel presente, via i ricordi, via il senso di giudizio sulle proprie azioni: è vivere! La vivencia è l’esperienza intensa vissuta dall’individuo nel momento presente.
La parola emozione, in inglese "emotion", significa entrare in azione, cioè muoversi. Coinvolge l’espressività e la motivazione per fare. L’emozione è la reazione a qualcosa ed è visibile. La vivencia, invece, è nascosta, non si vede, è qualcosa di rivelato nell’esperienza interna del nostro corpo. La vivencia è l’esperienza che ognuno ha della vita momento per momento, è l’essere profondamente in connessione con quello che sta accadendo adesso. Ad esempio, quando saltiamo stimolati da una musica allegra stiamo sperimentando una vivencia di vitalità oppure quando ci muoviamo lentamente al suono di una musica dolce stiamo vivendo una vivencia di intimità e di affettività.
La musica rappresenta uno stimolo per eseguire l'esercizio e porta all'esprimere un’ emozione integrata al movimento. Ma mentre l’emozione è già ad uno stadio successivo poiché implica l’azione, la vivencia è quell’attimo che precede l’emozione.
Dopo l’emozione può esserci il sentimento, ovvero, il perdurare nel tempo di ciò che abbiamo abbracciato con l’emozione e la vivencia. E si realizza dando valore alle emozioni vissute, curando la relazione.

venerdì 24 giugno 2011

Splendore Vitale: acrilico su tela 50x50 con applicazioni in oro zecchino

L'energia dell'Universo: acrilico su tela 100x100

Etnico: acrilico su due tele


Carezza sull'Aura: acrilico su tela 25x30

New Beginning: acrilico su tela 50x50 con luminescenza notturna

Tulipano: acrilico su tre tele



il colore VIOLA

Esiste una confusione assai diffusa circa i nomi dei colori “porpora” e “viola”. Il porpora è l’insieme delle luci rosso e blu, mentre il viola è un colore spettrale, cioè uno dei colori generati facendo rifrangere la luce bianca del sole in un prisma, corrispondente ad una frequenza di pura luce. Senza una analisi spettrale è difficile affermare se un colore è viola o porpora.
Nella parte più bassa dell’arcobaleno c’è il viola. Contiene le più sottili vibrazioni dello spettro solare, con lunghezze d’onde comprese tra i 430 e i 380 nm (nanometro = un miliardesimo di un metro o un milionesimo di un millimetro) e la sua frequenza è compresa tra i 696 e i 780 THz (Hertz).
Il viola dà la vita al color rosso, creando un nuovo arcobaleno, cominciando un nuovo ciclo di vita. Per questo motivo è stato da sempre usato in diverse culture del mondo quale colore spirituale, una porta per i cieli, un simbolo della rinascita dopo la morte. Avete mai visto un doppio arcobaleno? Il viola finisce e immediatamente comincia il rosso. Viaggiando su navi attraverso gli oceani, questa rara e sbalorditiva esplosione di colori è un vero regalo del cielo. Un piacere per gli occhi e per l’anima.
Derivando dall’unione del rosso e del blu, un forte colore caldo ed uno freddo, il porpora possiede le proprietà di entrambi i colori che lo compongono. È dinamico e attivo come il rosso, con l’espansività e la pace interiore del blu. Porpora è il colore dell’incoraggiamento. Un meraviglioso aiuto per favorire l’immaginazione e l’ispirazione.
Le sue proprietà sul nostro corpo sono la regolazione della pressione sanguigna (né troppo alta e né troppo bassa), l’arresto della sensazione di fame e, per il suo effetto diretto sul nostro cervello, in particolare sull’emisfero destro (analogico), è un ottimo antidoto contro l’insonnia e l’emicrania. Inoltre riduce l’eccitazione e il nervosismo dovuti ad una iperattività, ha effetti calmanti nei casi di disturbi mentali ed effetti energizzanti nei casi di depressione. Una stanza di color porpora può certamente essere una buona scelta per un bambino, un artista o un filosofo, per stimolare l’autorealizzazione, l’armonia con noi stessi e gli altri. Ma troppo porpora può portare come risultato ad un abbassamento dell’umore, un aumentato stato di crudeltà ed arroganza verso se stessi e gli altri.

Leonardo da Vinci era solito affermare che il viola ha la proprietà di aumentare di dieci volte la capacità di meditare, portando la nostra psiche ad un elevato livello di spiritualità. Egli inventò lo strumento musicale chiamato viola con lo scopo di voler riprodurre in musica gli effetti di questo colore.

Il viola fornisce un ambiente pacifico e la natura è generosa nell’offrirci fiori dalle diverse sfumature di questo colore. Alcuni di essi sono sempre stati considerati preziosi: viola del pensiero, lillà, lavanda, orchidea.

Le diverse sfumature di viola hanno effetti diversi sulla nostra mente. Il viola suggerisce un senso di bellezza, sensualità, forza creativa, concentrazione, eccellenza e responsabilità. La lavanda è un colore molto femminile che invoca un senso di romantica nostalgia, richiama alla mente la grazia e l’eleganza, ricordandoci che abbiamo a che fare con qualcosa di speciale. Il viola tendente al rosso ha più qualità del colore rosso: è sensuale e capriccioso allo stesso tempo. Il viola tendente al blu è più mistico e dona un senso di profonda dignità e fiducia. Il viola scuro simboleggia la ricchezza, la nobiltà e la regalità, ma può indurre tristezza, frustrazione e un senso di tenebrosa malinconia, soprattutto se usato per decorare ambienti oppure indossato.

La ricerca del viola è un chiaro segno del nostro bisogno di evoluzione, trasformazione, rimozione degli ostacoli al fine di riequilibrare la nostra vita (il viola è il perfetto equilibrio tra la vitalità del rosso e la quiete del blu) e inoltre è un colore che seduce con sensibilità e sensuale passione.

Viola è il colore che corrisponde al centro di energia Sahasrara Chakra, chiamato anche Chakra della Corona, posizionato sopra alla testa e connesso con la pura coscienza. È considerato la porta di accesso tra noi e i regni superiori, la connessione spirituale con Dio.

La maggior parte dei ragazzi di età preadolescente preferisce il viola a tutti gli altri colori, poi questo colore viene messo un po’ da parte, restando il colore prescelto da pochissimi, la maggior parte donne, per poi pian piano ritornare ad essere il colore prescelto superati i sessant’anni. Sembra che bambini e anziani abbiano una maggiore connessione con l’energia universale spirituale, che appunto il color viola rappresenta, degli adulti. Forse perché veniamo da questa energia, e ad essa torniamo.